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  • 12 aprile 2011
  • Casale Monferrato

Impianto di smaltimento per frigo, Sirchia: «Abbiamo già alcuni investitori...»

Portare innovazione nell’industria internazionale basandosi sull’esperienza di lavori guida è l’obiettivo del progetto Hidden. Promosso dall’agenzia di sviluppo Lamoro, insieme a partner italiani e europei, il progetto coinvolge anche Casale. Giovedì e venerdì scorsi, numerosi esperti europei, autorità casalesi e monferrine si sono ritrovati in Comune per la presentazione del progetto. «Il piano -spiega Umberto Fava, direttore di Lamoro- comprende Paesi dell’area mediterranea e sono invitati a collaborare anche Stati del nord Africa. Si punta a portare innovazione nelle piccole e medie imprese, ricorrendo a politiche di distretto o consortili». Casale sta portando avanti il progetto per l’impianto di smaltimento frigo, e, continua Fava, «ogni area europea sta sviluppando piani innovativi. I risultati saranno utilissimi per proporre simili iniziative in altre zone, promuovendo l’innovazione e combattendo la crisi». Delle esperienze estere ne hanno parlato venerdì mattina i partner europei, giunti da Grecia, Francia, nord Italia e Università Federico II di Napoli, in un working group con Lamoro. Giovedì, invece, l’attenzione si è focalizzata su Casale e sull’impianto di smaltimento frigo. Il business plan sarà pronto a giugno, ma intanto sono già importanti le novità annunciate da Valentina Scionieri, di Lamoro. Per conquistare una fetta di mercato più ampia, i tecnici impegnati nella progettazione sembrano propensi a rendere adatto l’impianto non solo per lo smaltimento dei frigoriferi, ma per tutti gli elettrodomestici dismessi. La mossa dovrebbe attrarre anche un maggior numero di investitori, e qualcuno interessato pare esserci già. Di reperire fondi si occuperà anche l’Agenzia di Sviluppo di Casale: «Tra le deleghe dell’Agenzia -spiega l’assessore Nicola Sirchia- rientrerà anche l’impianto di smaltimento. Il progetto procede nel migliore dei modi, ci sono buone aspettative. Abbiamo già individuato qualche privato interessato a investire. Questo è un esempio di come da un problema, in questo caso i frigo dismessi, possano nascere vantaggi economici e addirittura opportunità di occupazione». L’impianto, infatti, darà lavoro a una cinquantina di persone, il risvolto forse più importante dell’operazione. Ottimismo anche sui guadagni che si potranno ottenere rivendendo le materie prime ottenute dal processo di recupero. Il business plan procede con la massima attenzione agli aspetti tenico-pratici più delicati, come le modalità di recupero dei gas dannosi per l’ambiente presenti nei frigoriferi. A fine aprile si farà un altro passo avanti: «Proseguirà la progettazione, gli esperti parleranno dell’opportunità di adibire la struttura allo smaltimento di tutti gli elettrodomestici. Inoltre si valuterà il reale interesse e affidabilità di un paio di privati intenzionati a investire». Il business plan vede impegnati i membri di Lamoro, Wrs Italia e Ibl. Anche grazie alla spinta dell’azienda casalese, che offre le sue preziose consulenza e esperienza, il progetto ha potuto prendere il via.

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