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L'economia alza la testa, si spera nel «consolidamento»

I numeri della congiuntura provinciale indicano chiaramente che, dopo una lunga fase di incertezza (sei mesi fa si parlava di “pedalare in falsopiano”), il clima dell’economia sembra volgere al bello, con il sole a scaldare le imprese in questa primavera anticipata che ci ha dato una prima metà di aprile calda come da anni non ricordavamo. È una ripresa da consolidare, in uno scenario di competizione economica (e non solo) molto difficile: l’Europa si divide sul rigore, con molti paesi che affrontano tuttora serissime difficoltà, i vicini paesi del Mediterraneo attraversano perturbazioni sociali sconvolgenti, i grandi rialzi e l’instabilità dei prezzi delle materie prime incombono sulle attività produttive... In tutto questo, come ha di recente sottolineato il presidente nazionale di Confindustria Emma Marcegaglia «gli imprenditori mai come adesso si sentono soli». È il clima che emerge dai risultati della 146ª Indagine Congiunturale Trimestrale dell’Ufficio Studi di Confindustria Alessandria, che rileva le previsioni di attività delle imprese associate per il trimestre aprile-giugno 2011. L’ANALISI I principali indici SOP, che registrano lo sbilancio fra ottimisti e pessimisti, in questo secondo trimestre 2011 tornano ad essere tutti, contemporaneamente, positivi. Non succedeva dall’indagine relativa al secondo trimestre dell’anno 2008. L’indice per l’occupazione, dopo dieci consecutivi trimestri in terreno negativo, sale a +2 contro il -7 di gennaio, era a -14 in aprile 2010. Come sempre, sono stragrande maggioranza gli operatori che ne prevedono invarianza, l’88% degli intervistati (aumentano di 9 punti nel trimestre e di 17 in sei mesi); prevede incrementi il 7% degli intervistati, come tre mesi fa; si attende una diminuzione dell’occupazione il 5% degli intervistati (14% tre mesi fa). Positivo a +23 il SOP produzione, era a -5 tre mesi fa, a -4 sei mesi fa, a -7 un anno fa. Sono il 51% gli operatori che ne prevedono l’invarianza (con un calo di 12 punti in tre mesi), mentre prevedono aumenti nella produzione dei tre mesi a venire ben 36 intervistati su cento. Sale da 0 a +16 il SOP del totale degli ordini, era a +1 un anno fa. Il numero di coloro che prevedono ordini totali costanti per il trimestre a venire è al 62% in linea con l’indagine di gennaio e di ottobre 2010, mentre prevede un aumento degli ordini il 27% delle imprese. Torna positivo pure il SOP degli ordini acquisiti dall’estero, +16 contro il -4 di gennaio e il +9 di ottobre 2010, era già positivo a +7 un anno fa. In aumento di altri due punti, al 66% il numero degli operatori che formulano previsioni di invarianza; prevede un aumento degli ordini export un quarto delle imprese. Scende fortemente la previsione di ricorso alla cassa integrazione, formulata dal 12% delle aziende, contro il 22% dello scorso trimestre; ed era al 21% un anno fa. L’indice che misura la propensione a investire per ampliamento o sostituzione (ricordiamo che in questo caso si esaminano i programmi di investimento per i dodici mesi a venire) è al 54% sostanzialmente in linea rispetto al passato trimestre. Era invece inferiore al 50% per cento un anno fa, quando si fermava al 43%. Fra coloro che investono, il 30% lo fa per sostituire impianti obsoleti (meno due punti nel trimestre), il 24% prevede di farlo per ampliare. Come già nelle tre passate indagini chi formula ipotesi di variazione dei programmi lo fa più per aumentare gli investimenti che per ridurli. Infatti pensa a un aumento degli investimenti il 9% degli intervistati, prevede di ridurli il 2%. Il grado di utilizzo degli impianti si fissa al 69%, e resta nell’intorno del 60% da un anno mentre era al 63% nella medesima indagine del 2010. Il costo delle materie prime e dei semilavorati sta nettamente risalendo, e infatti se ne aspetta un aumento il 76% degli imprenditori intervistati (ben 19 punti in più rispetto al trimestre passato). Resterà stabile per un altro 23% degli intervistati mentre solo l’1% degli imprenditori ne prevede la riduzione. Lievemente migliorative rispetto allo scorso trimestre le previsioni relative al portafoglio ordini: hanno lavoro per più di tre mesi 16 imprenditori su 100 (2 punti in più) e hanno lavoro per più di un mese, ora, 71 imprenditori su cento, 7 punti in più rispetto a tre mesi fa e ben 16 punti in più rispetto a un anno fa. Ritornano infatti tutti positivi e in netta crescita i principali indicatori, per occupazione, produzione, ordini totali e ordini export, mentre scende la previsione di ricorso alla cassa integrazione, e permane buona la propensione ad investire. In dettaglio, tra i settori produttivi, si evidenziano buone previsioni per tutti i comparti, dal metalmeccanico, con dati in rialzo e negativo solo per l’export, alla chimica, con indici in forte crescita e tutti positivi, al gomma-plastica che cresce per produzione e ordini, al settore alimentare, soggetto a forte stagionalità, che mostra indici tutti positivi e in rialzo. È in ripresa anche il vasto e variegato comparto delle industrie varie, che comprende grafiche e cartotecniche, tessile e calzature, legno e materiali da costruzione, con dati positivi per produzione e ordini, e in risalita rispetto al precedente trimestre. «RIPRESA DA CONSOLIDARE» «Il clima dell’economia sembra volgere al bello – ha osservato Bruno Lulani presidente di Confindustria Alessandria– e i risultati della nostra indagine lo indicano chiaramente. Certo, si tratta però di una ripresa da consolidare, in uno scenario mondiale e nazionale ancora difficile e contrastato». «MA TANTI PROBLEMI RESTANO» Il direttore Fabrizio Riva, ha commentato i dati critici: «I segnali confortanti che emergono dal nostro monitoraggio trimestrale non devono tuttavia farci dimenticare le difficoltà che ancora si registrano nel panorama turbolento della competizione economica internazionale, e in prima fila la zavorra, sempre più pesante per le imprese, dell’instabilità dei prezzi delle materie prime e dei costi sempre in rialzo delle fonti energetiche».

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Lorena Balbo

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